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LA FORESTA TANTO IMMENSA

Questo è il racconto scritto ormai dall’italia. Son tornata. E la foresta mi manca tantissimo.
Son tante le cose che mi mancano di un mondo tanto magico! Continuo a ripetermi che la cosa che manca di più è il silenzio della foresta. O forse no. Perchè il silenzio è solo il respiro continuo e inesorabile di tutti i suoi abitanti.
È solo un silenzio assordante. Eppoi tanto è quel che manca ancora. Il paesaggio che si riflette e si sdoppia, lo scorrere in canoa lento, il senso dell’udito che aumenta, i rumori inaspettati che riconosci…Qualcosa che ti fa provare un senso di straniamento il senso di vivere una realtà parallela, una strana magia che resta anche dopo aver toccato un suolo tanto diverso. Ma queste son solo parole, quindi meglio provare a scrivere il racconto vero, concreto di questa esperienza non finita…

L’ultima settimana il lavoro è stato molto più serrato. Avevamo l’ansia di riuscire a terminare almeno i pezzi fondamentali. Ma avevamo anche bisogno di confrontarci per raggiungere alla fine un lavoro che fosse davvero condiviso.
Ho lavorato dalla segunda feira (il lunedì) insieme solo a francisko. Almeno così sembrava. Dall’arrivo di manu il lunedì mattina con tutti i nuovi ospiti, tutti pescatori, gli abitanti si son mobilitati per ogni tipo di mansione. Erano molto impegnati e presi da una grande quantità di lavoro, persistente e faticoso. I ragazzi erano quasi tutti coinvolti nell’accompagnare i turistas, come li chiamavano, a pescare. Quindi elinho era uno dei primi ad essere coinvolto. In fin dei conti lui conosceva il tipo di lavoro che stavamo facendo. Ed era ora francisko che voleva affinarsi.
Ormai era martedì, ma avremmo dovuto solo montare, perchè il pomeriggio prima avevamo preparato tutto. Così abbiamo iniziato con la panca per il tavolo. Seguivamo le stesse logiche che avevamo adottato per la costruzione della mesa. Ma sembravamo perderci dopo poco. Ci è venuto in aiuto alessandro. Era venuto più per farci compagnia e seguire un poco il lavoro collaborando quando serviva. Ma è bastato poco ed era uno dei nostri. Lui ci ha districato le idee subito, comprendendo bene il progetto e risolvendo un piccolo intoppo. Da allora eravamo di nuovo in tre: francisko io e alessandro.
Son stati giorni veloci e serrati, ma davvero divertenti. Era una continua brincadeira, ovvero una presa per il culo costante. Ci siamo divertiti, ci siamo costantemente confrontati, abbiamo collaborato sempre meglio. Francisko piano piano si è esaltato e il lavoro la voglia di vederlo finito, come la voglia di continuare a modificarlo cercando soluzioni migliori, l’ha preso pure a lui. Mentre alessandro che sembrava esterno a tutto, ci entrava anche lui a piene mani. Lui era quello che si occupava di segare, mentre francisko preferiva fare i lavori di fino sempre con in mano il machete.
Alla fine, proprio l’ultimo giorno di mia permanenza, la mattina del sabato terminavamo anche la poltrona, dopo aver concluso banco di mesa e sofa. Mancavano solo i particolari di rifinitura. Era il cipo tcitcica che mancava di essere tessuto. Ma per quello serviva elinho e soprattutto prima avremmo dovuto avere il tempo di tornare in foresta a recuperarlo. Direi che riusciranno appena potranno rimetterci le mani.


Intanto so che il lavoro ci è piaciuto e abbiamo anche capito le cose che non funzionavano tanto bene e che andremo a modificare. Sì perchè dopo tutto questo so anche che torno davvero e finisco quel che ci sarà da terminare insieme a loro! Il resto penso di averlo già scritto…..inutile ripetermi…. Anche se non finirò mai di dire quanto ho avuto da questa esperienza, tanto che posso solo immaginare come sarà la prossima volta. Sarà più lunga e spero che avrò altro da raccontare, la foresta è tanto immensa e questo è solo l’inizio.

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FRENETICO

xixuau thingsUltimo giorno qui e anche ultimo giorno di lavoro frenetico!

abbiamo finito finalmente il sofa e la cadeira (ovvero la poltrona) e posso essere contenta perchè le due came son già in uso e questi altri pezzi compresa mesa (tavolo) e banco di mesa (panca per il tavolo) son stati terminati malgrado le mille difficolta’.
quel che ancora mi pare incredibile è il fatto che sia stato un lavoro realizzato completamente a mano. questo vuol dire non aver potuto usufruire di alcuno strumento elettrico nè tantomeno a batteria. solo la motosega che è stata di grande aiuto per poter tagliare i tronchi lavorare alla esecuzione di travetti e tavole da usare assolutamente ovunque. il resto e stato montato con mezzi semplici: trapano a mano, una sega per il legno, una chiave per serrare le viti, una pialla per rendere tutto liscio e il machete senza il quale molte cose non sarebbero venute così precise!

xixuau things

è stata quindi una componente perfetta la capacità dei miei collaboratori! mai visto nulla di così meticoloso e corretto a queste condizioni! lascio ora un gruppo che si è appassionato a questo modo di pensare. inserire la foresta negli arredi delle maloche è stato per loro un motivo di rispetto per la natura, come anche per i loro gusti, le loro preferenze. da parte mia so che sarei capace di continuare a modificare ogni singolo pezzo. sarà che qui le idee scorrono veloci e i canali di stimolo sono davvero infiniti. ma so anche che visti i tempi lunghi per la conclusione di tutto proverò a tornare presto per essere con loro nell’ultimazione di tutto.

ora il tempo stringe e la barca a motore che mi porterà nella comunidad dove poter prendere il regreio tra poco partirà…. penso che proverò a scrivere almeno un altro pezzo per vedere cosa resta nella mente e nell’anima di questa entusiasmante esperienza! qui lascio molti amici davvero importanti. i caboclo sono persone dalle grandi inaspettate e uniche!
so che tornerò tornerò molto presto…
regrejo

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CHUVA

I giorni scorrono e purtroppo il nostro lavoro deve rallentare. Son tutti indaffarati a finire il nuovo bagno per l’arrivo del gruppo di danesi (ben 14 persone) e mi ritrovo con solo elinho a portare avanti il progetto. Siamo contenti comunque di come stanno venendo i pezzi. Soddisfatti perche’ con cosi’ tante difficolta’ stiamo riuscendo almeno a terminare le cose che servono nell’immediato.xixuau things


Ora dobbiamo attendere il ritorno da manaus di emanuela. E dobbiamo sperare che lei abbia letto la lista di cose che ci servono per andare a finir tutto. Abbiamo chiesto una cosa come 150 parafusi, che son poi le viti con bullone. Nel frattempo continuamo a lavorare ripulendo e segando i tronchi che abbiamo recuperato da poco. Son quelli che ci serviranno per tutti gli elementi che ci manca di costruire e davvero non son pochi.
Per fortuna che la manu torna lunedi’ cosi’ un po’ di tempo resta per dare inizio al lavoro che ci rimane da concludere.
xixuau things


Mi auguro che almeno un pezzo di ogni disegno sara’ terminato prima della mia partenza, il prossimo sabato. Son certa pero’ che se cosi’ non fosse ho lasciato tutto a elinho che si e’ ormai appassionato a progettare insieme a me ogni singolo elemento. Nel caso partiro’ fiduciosa perche’ lui e’ certamente una capa tosta!
schizzi di progetto

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LA CERCA DEL CIPO

Ora che son sola tutto comincia prima! L’arrivo alla comunidad e’ fissato massimo per le 7. E il lavoro si svolge per lo piu’ da questa parte. Quindi mi metto in canoa e con solo un remo, attraverso il rio per giungere sull’altra sponda. Qui, stiamo montando i vari elementi gia’ tagliati e preparati, ma ci mancano ancora alcuni pezzi. Torniamo in foresta quindi. xixuau things

Segati due tronchi di un diametro sufficientemente grande per il letto singolo,
xixuau things
cominciamo a cercare i tronchi piu’ piccoli che useremo per la mesa – il tavolo por la comida – il banco di mesa – ovvero la panca per il tavolo – e ancora il sofa e la cadeira – la poltrona – per le maloche piccole e per quella grande.
Ci inoltriamo mentre una serie incredibile di farfalle dai colori elettrici ci segue o ci procede. Non ci arrendiamo pero’ al fatto che non si riesce a recuperare il cipo apuj, che sarebbe una liana dal grosso diametro, che dovremmo usare come tirante proprio per la cama singula
xixuau things
Continuamo a perlustrare, ma ci dobbiamo accontentare di un cipo tcitcica che andremo ad usare come rifinitura per i punti di incrocio del legno.
Torniamo alla maloca dove stiamo lavorando e diamo inizio alla realizzazione del letto singolo.
liane
Ci vorranno ben due giorni per dargli tutte le rifiniture. Invano abbiamo provato a cercare la liana grande e tocca accontentarci per ora di fissare il letto con due traversi al posto del cipo.

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CAMA POR CASADO

xixuau thingsPurtroppo poi la pioggia ci ha fermati per un giorno. Ma giusto il giorno dopo, il venerdi’, ci siamo rimessi al lavoro anche con elinho, che ha la capacita’ di capire al volo cosa sto pensando. Son bastate solo 5 ore e la cama por casado – il letto matrimoniale – e’ stato realizzato. Ho dovuto modificare solo la larghezza del letto: qui sia il materasso che le lenzuola sono di 140cmX190cm ovvero 20cm di larghezza in meno rispetto ai nostri standard. Ma nessun problema. Vorra’ dire che gli ospiti occidentali saranno un poco strettini…

La bellezza e’ stata anche che l’ultima volta che ero stata in foresta avevo ammirato un tronco di forma irregolare. Avevo quindi chiesto a joao di tagliarlo a fette di circa 2cm ciascuna. Come d’incanto, al ritorno dalla foresta di joao e taco, mi venivano portate tutte le fette pronte! L’idea era quella di fissarle disassate una sopra l’altra per la costruzione di una mesinha por el sofa – un tavolino per il divano – e cosi’ e’ stato. O meglio, cosi’ sara’ appena avremo le viti della lunghezza giusta. xixuau things

Per il letto singolo purtroppo avevo solo tronchi supercurvi. Niente di buono… bisogna andare a segare altro materiale. Ma stavolta andremo con elinho tamben che mi pare la persona con la quale riesco a farmi capire meglio, senza discussioni improduttive!
La prossima settimana dunque sara’ la settimana piu’ importante. Tante le cose da fare e tanto il legno da recuperare. Si tratta di segare due tronchi per il letto e tutto cio’ di cui avremo bisogno per realizzare intanto il tavolo grande per la maloca comune e riuscire a fare almeno una panca per due persone, che servira’ sempre per le sedute intorno alla mesa – il tavolo. (… ci sono altre immagini che puoi scaricare qui nell’album delle foto).

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CUTS

at work!

Il secondo giorno nella foresta siamo andati ancora in un altro posto.
Dovevamo prepare tutto il legno che ci serviva per le tavole del letto. E’ stato a dir poco incredibile. Con solo l’uso della motosega hanno cominciato a preparare le tavole per i letti.
tagliPrima di tutto e’ stato tagliato un tassello e con l’ausilio di un chiodo posizionato alla distanza che avevo chiesto, si sono costruiti un vero e proprio calibro. I tagli piu’ piccoli venivano fatti facendo scorrere prima il chiodo sul legno. Lasciato quindi il segno si passava a segare. Per i tagli piu’ lunghi e’ stato usato un cordino immerso nel petrolio. joao e raimondo alle due estremita’ del tronco tiravano il filo tenendolo ben teso. Poi con un tocco molto preciso, facevano schioccare il cordino sul legno per poter avere una retta perfetta disegnata col petrolio! In poco tempo avevano segato 12 tavole di 20cmX2m con uno spessore di 3cm. Una roba da non credere se non l’avessi vista coi miei occhi! Son bastate poche ore e finalmente avevamo tutto il materiale per i due tipi di letto. xixuau things

Nel giorno successivo abbiamo finalmente cominciato a comporre il tutto.
Siamo partiti dal pulire i legni, ovvero e’ stata tolta tutta la corteccia. Con l’aiuto di un machete, francisko ha, diciamo molto lentamente, lasciato uscire i tronchi in tutta la loro essenza. Il colore e’ marrone forte, ma anche un ocra chiaro, una vera bellezza!

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ARVORES

schizzi di progetto

Il viaggio in foresta e’ iniziato presto.
La mattina alle 7 siamo partiti con una canoa a motore. La cosa strana era proprio il motore. Un piccolo marchingegno che sembrava tale e quale ad un tosaerba, eppure nel rio si muoveva spedito. Lasciata la canoa ci siamo inoltrati nella foresta. Abbiamo raggiunto un posto dove avevano gia’ iniziato a lavorare.

Tanta legna sparsa a terra e due enormi tronchi che erano stati tagliati in parte per la costruzione delle nuove maloche. Li’ con joao armato di sola motosega e’ iniziato il lavoro di scelta e di taglio dei tronchi da posizionare agli angoli dei letti.men at work Nel frattempo taco si era messo a preparare un arco lavorando un legno molto flessibile. Ha poi tagliato una liana fina per fissarla alle estremita’ e ha cominciato a pulire il legno che e’ apparso di un rosso vivo. In poco l’arco era finito! Pronto come regalo per daniele.

Dopo, segati due tronchi, abbiamo dovuto cambiare postazione. Qui la foresta viene molto rispettata. Non e’ possibile quindi segare troppa legna dello stesso tipo nello stesso posto. Per far vivere piu’ a lungo la foresta e l’ecoambiente, si preferisce cambiare spesso il luogo dove segare alberi. Ci servivano ben dieci tronchi e finito di segare tutto il materiale lo abbiamo sistemato nella canoa.
Siamo ripartiti stando seduti sui tronchi mentre la solita pioggia ci inondava fino all’arrivo in maloca.

schizzi di progetto

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MADEIRA

Sto lavorando molto anche se con tempi assai lunghi.
sono stata a segar legna in foresta per 2gg e solo oggi son tornata alla comunidad dove c’e’ connessione.
comunidad Il lavoro procede stiamo ora cominciando a fare i due letti quello matrimoniale e quello piccolo.
calcola che avevo chiesto di tagliare i tronchi con almeno un ramo ma purtroppo sono arrivati solo tronchi senza rami.
cosi´ ho deciso di modificare un poco il progetto, ma con una nuova idea… dal momento che pensavo di avere nel letto matrimoniale quattro tronchi di albero incastrati agli angoli, con un ramo ciascuno per poter fissare il mosquitero, insomma la zanzariera, avendo ora solo quattro tronchi senza ramo penso di far fissare con chiodi un intreccio di liane, tanti fili fissati ad X, sui quali posare il mosquitero. come al solito quando si e’ in difficolta’ magari nascono le idee piu’ buone…speriamo… passero’ poi a fare le mesinhe ovvero i comodini, fatti con un tronco bello grosso, sul quale incastrare due o tre tablas che fungano da ripiani.
proprio come si sviluppano qui i funghi nella foresta.
schizzi di progetto
ho avuto in foresta due tipi assai bravi che hanno tagliato sia i tronchi sia le tablas fino ad ora preparate con solo la motosega, fatte con una precisione che ha del miracoloso, ma questa sara’ un’altra storia che raccontero’ bene e presto…

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GOOD MORNING JUNGLE!

xixuau thingsOvvio che l’effetto maggiore e’ stato la mattina successiva. La luce era bassa ma gia’ superluminosa, mi son seduta sulla terrazza e intorno a me era tutto verde verdissimo! Il fiume e’ enorme e pare proprio di stare in una realta’ parallela. Non e’ solo la natura, sono i suoni, il calore e l’umidita’ insieme, la terra e soprattutto i riflessi perfetti sull’acqua. La foresta quando è giorno diventa doppia. Doppia significa che il riflesso è perfetto, uno specchio spalmato su una superficie gigante! Intorno sembra ci siano alberi e arbusti, alti tronchi e fogliame sparso, ma nella realtà non è così. Quel che sembra arbusto in realtà son sempre alberi, è l’acqua che sommerge tutto. Fantastico quindi andarsene in giro in canoa soprattutto di notte perchè con la torcia puoi illuminare i fondali e capire la vera altezza della natura intorno. Vere torcette style che continuo a fare con i vari accompagnatori in giro.
Insomma qui la vita è davvero semplice e diretta! Il silenzio è il respiro della foresta!  Sono gli animali che rumoreggiano senza sosta. Sono i delfini rosa, i coccodrilli, le scimmie urlatrici, i macachi, per non parlare degli insetti che emettono suoni improbabili perchè sembra che appartengano ad animali di dimensioni giganti! Il tutto condito da un sottofondo costante emesso dai subwoofer locali: i rospi!

schizzi di progetto

Ora sto progettando tutto da capo. I primi schizzi che ho fatto sono di cama (letto) mesinha (comodini) mesa (tavolo) e sofa (divano) e son piaciuti molto da queste parti, quindi grande soddisfazione. (Li trovi qui nell’album degli schizzi, ora che ne ho messi su un po’!) La prossima settimana comincerò la realizzazione, devo solo sperare di chiudere quanto più posso prima della mia partenza!
schizzi di progetto

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APPRODO

Dopo 3 giorni di viaggio siamo approdati in questo posto assurdo, bellissimo e improbabile allo stesso tempo. Da Manaus con l’imbarcadero, o meglio erano due imbarcaderi legati uno fianco all’altro! Gonfi di gente che occupava ogni angolo di ogni piano. Gia’ perche’ si sta parlando di barche di tre livelli, compresa la terrazza, dalle quali pendono decine e decine di amache. Il tragitto sul rio negro e’ molto lungo, dura fino a due giorni e due notti per raggiungere tutti i villaggi nella foresta. Noi dopo un giorno siamo scesi a Mora e da li’ abbiamo raggiunto lo Xixuau. Fermi per alcune ore a Mora abbiamo assistito ad una manifestazione. Prova ad immaginare una manifesta lungo una strada di un villaggio della foresta, con tanto di bandiere e comizio iniziale! Sembrava incredibile! Il fatto e’ che erano sotto elezioni “regionali” per capirci. Quindi quantità di gente che si spostava dalla citta’ per tornare a votare nel proprio villaggio e gente in strada per spingersi un candidato piuttosto che un’altro. Ma e’ la foresta amazzonica!
Quando siamo ripartiti era ormai sera. Qui, la notte arriva presto, tipo 5.30-6, e da queste parti e’ appena iniziata l’estate. Comunque, viaggetto di circa 2ore in motoscafo, una canoa a motore, stretta e sufficientemente scomoda (le nostre valigie scorrazzavano lente e tranquille in un mini-imbarcadero e arrivavano circa 4ore dopo), ma ci ha portato velocemente a destinazione.

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